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era inutile. Cercava di entrare nella giacca più larga che il dottore fosse riuscito a tro-
vare.
Gloria rimase delusa, a vederlo così conciato: la sua superba bellezza era scom-
parsa in una banale giacchetta del ventunesimo secolo. Ora sembrava un qualunque
poveraccio, capitato per caso da quelle parti in cerca di lavoro o di un posto dove tra-
scorrere la notte. Durante il tragitto verso casa di Omero, che era iniziato con un Vai
Carolina detto in coro, il sacerdote rimase pensieroso.
Poi confessò:
- Sai, dottore, non mi era mai capitata una cosa del genere. E credo che non sia
capitata a molti esseri umani. Capisci? Sono in un posto che non conosco, non so co-
me ci sono arrivato, tu mi hai mostrato il mio paese in quella scatola magica, mentre
il mio cuore mi dice che qui c è Aya e c è il mio quipu. In realtà, e te lo confesso da
collega medico, credo di avere una grande confusione a livello mentale.
- Siamo nella stessa situazione.
- E tutto questo è capitato perché Colei che è nata per morire è stata rapita
dall aquila del sole, che poi l ha lasciata cadere in un cerchio di fuoco, e io... Ma è
verosimile, tutto questo?
- Verosimile o no, ti è capitato. E noi siamo stati coinvolti.
- E ora - chiese il sacerdote - tu e tuo fratello mi aiuterete nel sacrificio che sal-
verà il mio popolo?
Bettini non rispose. Cosa dirgli? No. Allora ciò avrebbe scatenato chissà quale
reazione incontrollata e incontrollabile, magari anche violenta, e non sarebbe stato
piacevole avere a che fare con quella stazza. Rispondere sì era più saggio, ma solo
nella speranza che Omero avesse un idea delle sue per risolvere la cosa.
Nauatl riprese la cantilena: - Mi aiuterete?
Allora il dottore disse, scorgendo un angolo di salvezza: - Ma bisogna avere la
persona da sacrificare, e questa Aya che dici tu noi non l abbiamo.
- Non l abbiamo, è vero, ma sento che c è, ed è vicina. Qualcuno ha trovato il
mio quipu, e ha sfiorato la parte nera. E sarà stata lei, senz altro. E poi, se io sono qui,
lei dev essere qui. Io l ho inseguita.
Il dottore sapeva che Omero e Lara stavano escogitando qualcosa, sapeva che
Gloria avrebbe avvisato del loro arrivo, e quindi loro sarebbero scappati dalla porta di
dietro, naturalmente.
Sì, forse si poteva evitare l incontro. O lo scontro. Ma poi non si poteva vivere
sempre scappando e impedendo che i due si vedessero: bisognava trovare una solu-
zione definitiva che impedisse una tragedia. Qualcosa gli diceva che non sarebbe sta-
to facile.
14 - Il sacerdote arriva a casa di Omero...
Eccitazione e paura, mista a incredulità. Lara e Omero stavano leggendo la lun-
ga risposta del professore messicano:
Caro Omero, il quipu sembra originale. Se lo è, non capisco come sia finito dalle
tue parti, anche perché qui di così belli non se ne vedono neanche nei musei. Ma è un
quipu speciale. Infatti ha due fili in più, e sono quelli neri, sulla destra. Vuol dire che
apparteneva a un sacerdote, un alto dignitario. I vecchi aztechi, i discendenti in linea
diretta del popolo antico, dicono che un solo sacerdote aveva un quipu così, e quei fili
indicano un potere magico. Il sacerdote si chiamava Nauatl, ed è realmente esistito.
Lui aveva dei poteri (così dice la leggenda) legati al suo quipu, di cui esiste solo una
riproduzione pittorica. Un giorno il sacerdote è scomparso, in circostanze misteriose.
Pare che c entrassero una bambina e un aquila, ma sai, siamo nel campo delle leg-
gende... Ora faccio un ragionamento, che ti parrà assurdo, ma credo che tu sia pazzo
come me, quindi... Se il quipu è originale (e nessuno avrebbe potuto imitarlo così be-
ne), se il quipu è in Italia nelle tue mani, vuol dire che qualcuno ce l ha portato. Ma
solo Nauatl ne possedeva uno simile. Quindi, se due più due fa sempre quattro,
Nauatl lo ha portato in Italia. Ma quando? Cinquecento anni fa? E storicamente e
"nauticamente" impossibile.
Inoltre: il quipu è fatto di iuta, che col tempo si corrompe, diventa vecchio, si di-
sfa. Quello di cui stiamo parlando mi pare piuttosto ben tenuto, direi che è vivo. E se
è vivo, è pericoloso: quindi non toccate i fili neri! La leggenda dice che Nauatl torne-
rà. La logica mi dice che è lì da voi, ma non chiedermi come è successo. Io sono un
vecchio montanaro, e so che dove c è del fumo, c è un incendio. Se lì c è il quipu, c è
anche Nauatl. Fammi sapere l evoluzione della storia.
P. C., Messico.
P.S. Ti scriverò per novità eventuali.
- Noi lo sappiamo come è successo - disse Lara.
- Ed ecco spiegata quella scossa che hai avuto - disse Omero.
- Meno male che li ho appena sfiorati, quei fili.
- Certo. Forse i poteri sono legati a qualche formula magica da dire mentre li si
tocca, chi lo sa.
- A proposito - disse Lara - mi servirebbero ago e filo. Dobbiamo truccare Aya.
- Per truccarla ti servono ago e filo?
- Per vestirla, zio!
- Già. E cosa le cuci addosso?
- Una tua camicia, mi pare logico.
- Logico, infatti - disse distrattamente Omero, poi si rese conto di cosa aveva
sentito: - Cosa? Una mia camicia?
- Preferisci che vada in giro nuda e che il sacerdote la trovi già pronta per il sa-
crificio?
- No, per carità. Ora ti dò una mia camicia, poi ti trovo l ago e il filo.
Stava facendo le ricerche del materiale quando squillò il telefono. Era Gloria che
li avvisava che il marito e il sacerdote erano appena partiti da casa. Il tono della voce
era quasi piangente, per cui Omero le chiese cosa avesse. Lei rispose, tra i singhiozzi:
- La vuole uccidere! La vuole uccidere!
Omero cercò di rassicurarla: le disse che avrebbe impedito al sacerdote di farlo,
e non li avrebbe neanche fatti incontrare, lui e Aya, perché i ragazzi sarebbero scap-
pati dalla porta posteriore.
E se anche ci fosse stato un imprevisto, la bambina sarebbe stata irriconoscibile.
Lara la stava truccando e... vestendo (non aggiunse con cosa).
- Abbiamo poco più di un quarto d ora - disse Lara, che aveva sentito tutto al vi-
vavoce, e quindi corse a chiamare le amiche. Si chiusero nella stanza di Omero, che
nel frattempo aveva procurato ago, filo e una camicia floreale. Lara aveva preso tutto [ Pobierz całość w formacie PDF ]
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